Guzzi by HB

HB Custom #12 Guzzi Cafe Racer by Euer Holger - Niedersachen, Germany

Pics by Mark Wehrmann

Le Mans by Anguri

From Padova, a real Guzzi Le mans cafe racer by Anguri Italian Special, new friends of the Inazuma Cafe / Da Padova, una autentica Guzzi Le Mans cafe racer realizzata da Anguri Italian Special, nuovi amici di facebook dell'Inazuma Cafe.

Readers rides: Ron's Guzzi Bol d'Or Racer

His name is Ron Fairbrother, and he’s an ex Royal Air Force pilot, forced to early retirement for health reasons. His hobby is building bikes in his small workshop in Norfolk, UK: the Rocket Custom Garage. Biking for 20 years and building for about 15, he wanted to share with us his last release: a 1989 Guzzi Mille GT custom, a tribute to Bol d’Or. 

Il suo nome è Ron Fairbrother, ed è un ex pilota della Royal Air Force, costretto a un precoce ritiro per motivi di salute. Il suo hobby è la costruzione di motociclette nella sua piccola officina di Norfolk, in Inglilterra: il Rocket Custom Garage. Motoclista da 20 anni e costruttore da 15, ha voluto condividere con noi la sua ultima release: una Guzzi Mille GT custom del 1989, un omaggio al Bol d'Or. 

"Purchased as a 1989 Mille GT in May, the finished bike is a tribute to my many visits to the Bol D’or when it was at the Paul Ricard Circuit in southern France. It was fully dismantled and rebuilt from the ground up and every bolt was replaced with either stainless or titanium. Even the writing on the top of the stainless socket cap heads was removed. The Frame was reworked at the rear for the seat unit and all excess metalwork removed, then blasted and painted blue. It was also braced at the rear under the seat unit. The electrics and new breather catch tank sit under the seat now. The forks are all new parts with better dampers and progressive springs and the rear are all new Shock Factory shocks, 25mm longer than standard. The wheels are standard but reworked with new spokes and a black powder coat. Brakes are all new discs fitted to a modified hub and new Brembo callipers operated by a new Brembo master. She now handles 100% better than standard. The bars were hand made to fit into new clip-on holders and the switch gear is ducati, with a new Domino single pull throttle. In the cockpit is a custom made GPS analogue speedo. The front fairing bracket is welded to the headstock and holds an Airtech Streamlining CON1 fairing, the screen was cut to shape by myself. The tank is from a Le Mans1000 but re-shaped and fitted with an aero filler cap. The electrics are done using a standard loom but with all the unnecessary wiring removed and the new switchgear grafted in, including the new blinkers, rear light and projector headlight that is hidden under the fairing. All the lights etc are removable for the track if required. The engine is standard but rebuilt with many new parts, a modified clutch and a lighter flywheel. The carbs too are the standard PHF30 Dellortos but rebuilt again with all new parts. She now revs quicker and pulls beautifully, especially now she is about 30kg lighter. Downpipes are hand-made in stainless with titanium end cans and sound real nice. The paint job was designed by myself and done by a master artist, Ty at Pageant paintwork who has painted all 4 of my builds."

"Ho comprato questa Mille GT del 1989 lo scorso maggio, e ho voluto realizzarne una special in omaggio alle mie numerose visite al Bol D'or, quando si teneva sul circuito Paul Ricard in Francia meridionale. La moto è stata completamente smontata e ricostruita da zero e ogni bullone è stato sostituito con uno in acciaio o in titanio. Anche la scritta sui coperchi delle teste è stata rimossa. Il telaio sottosella è stato modificato e tutto in metallo in eccesso rimosso, poi sabbiato e dipinto di blu. Inoltre è è stato rinforzato e accoglie l'impianto elettrico e il nuovo airbox. La forcella è stata revisionata nell’idraulica ed ha nuove molle progressive, mentre al retrotreno ci sono nuovi ammortizzatori con interasse maggiorato di 25 millimetri. I cerchi sono originali, ma hanno nuovi raggi e sono verniciati a polvere. I freni sono tutti nuovi: dischi montati su un mozzi modificati e nuove pinze Brembo gestite da una nuova pompa Brembo. La maneggevolezza è raddoppiata. I bracci dei semimanubri sono stati fatti a mano per adattarli alle nuove cravatte. I blocchetti elettrici sono Ducati, con un comando del gas Domino a cavo singolo. Lo strumento è un componente custom con tachimetro analogico funzionante tramite GPS. La staffa della carenatura anteriore è saldata alla piastra e mantiene una carena Airtech Streamlining CON1. Il plexiglass è stato autocostruito. Il serbatoio è di un Le Mans1000, modificato per il montaggio del tappo di tipo aeronautico. L'impianto elettrico è stato semplificato con nuovi collegamenti agli indicatori di direzione, luci posteriori e al proiettore nascosto sotto la carenatura. Tutte le luci etc. sono rimovibili per l’eventuale uso in pista. Il motore è di serie, ma con molte parti nuove di fabbrica o ricostruite, la frizione modificata e il volano alleggerito. I carburatori sono i Dell’Orto PHF30 di serie ma sono stati completamente revisionati. La moto è velocissima e ha un gran tiro, anche grazie alla cura dimagrante di circa 30 chili. Gli scarichi sono fatti a mano in acciaio con fondelli in titanio e hanno un suono davvero bello. La verniciatura è stato progettata da me e realizzata da un maestro d'arte, Ty della Pageant Paintwork, a cui affido tutte le mie creazioni".

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Ushuaia: A Cafe racer adventure #5

"I’m going ahead... travelling in company (Africa Twin and KTM - ed.) on the Carretera Austral. A road still under construction, full of pitfalls especially in the stretch Puhyuapi-Coyaique where the rain didn't give us a break..." Read the Mario "The pilot" Giamboretti's report from Patagonia.

"Si continua... Viaggio in compagnia (Africa Twin e KTM n.d.r.) sulla Carrettera Austral. Una strada in costruzione piena di insidie sopratutto nel tratto Puhyuapi-Coyaique dove la pioggia non ci ha dato tregua..." Leggete il resto del report di Mario il Pilota Giamboretti dalla Patagonia.

"I’m going ahead... travelling in company (Africa Twin and KTM - ed.) on the Carretera Austral. A road still under construction, full of pitfalls especially in the stretch Puhyuapi-Coyaique where the rain didn't give us a break. Visibility was very poor mainly because my goggles were filthy on both sides. A sort of Camel Trophy where we crossed water puddles 15" deep… Cannot believe that shortly after we met a bus coming from the opposite direction. In Coyaique I realized to have two broken spokes of the rear wheel... From Coiayique towards Argentina: all asphalt topped off by rain. Nothing to report, except for the excellent asado eaten at the hotel in Gobernator Gregores: just a street, 10 houses and 20 Ford Escort extreme makeover version. From Gobernator Gregores to El Calafate I expected just 300 km of regular dirt road... It proved nightmare: mud all over, deep and exhausting... Deep enough to make me fall off, fortunately without consequences for me and for the bike; just before I had to remove the front fender because the wheel wasn't running anymore. Sooner or later it had to happen. Luckily it was on the Route 40 and in the mud. I had my baptism. The Route 40 made me realize that it is not a game. It taught me that it doesn’t matter if you are a rally champion or if your bike is super tuned (and it taught it even to the Africa Twin and the KTM). The road rules, and when she decides: it’s your turn, and you go down. That's it. Before getting back into the gravel, I added a meaning to the word Infinite. I always associated this word with Giacomo Leopardi (a very famous Italian poet - ed.) and mathematics. From now on I will associate this word to this magnificent road, where every direction seems to never get to a destination: a perfect straight line that doesn’t have a start or an end... "

"Si continua... Viaggio in compagnia (Africa Twin e KTM n.d.r.) sulla Carrettera Austral. Una strada in costruzione piena di insidie sopratutto nel tratto Puhyuapi-Coyaique dove la pioggia non ci ha dato tregua. La visibilità era molto scarsa soprattutto perché la mascherina era sporchissima sia fuori che dentro. Un tratto da Camel Trophy dove abbiamo attraversato pozze e acqua alte 40 cm e pensare che poco dopo abbiamo incrociato un autobus in direzione contraria. A Coyaique mi sono reso conto di avere 2 raggi rotti alla ruota posteriore... Da Coiayique verso l'Argentina: tutto asfalto condito dalla pioggia. Nulla da segnalare se non l'asado mangiato in hotel a Gobernator Gregores: una via, 10 case e 20 Ford escort in versione extreme makeover. Da Gobernator Gregores a El Calafate sembravano 300 km con un po' di sterrato... Uno sterrato massacrante, tutto fango molto pesante e profondo... Profondo quanto basta per farmi andare a terra, fortunatamente senza conseguenze né per me né per la moto; poco prima ho dovuto smontare il parafango anteriore perché la ruota non girava più. Prima o poi poteva succedere, meglio se sulla Ruta 40, meglio se sul fango. Il battesimo c'è stato, la Ruta 40 mi ha fatto capire che non è un gioco, che non serve il manico né la moto super preparata (e lo ha fatto capire anche ad una Africa twin ed ad una KTM). Comanda lei e quando decide che ti tocca, vai giù. Stop. Prima di entrare nel rìpio ho aggiunto un significato alla parola infinito. Ho sempre associato questa parola a Giacomo Leopardi e alla matematica, da oggi penserò anche a questa magnifica strada dove ogni direzione sembra non avere mai una fine: una retta perfetta che non inizia e non finisce..."

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Cityfly by DWH

Introduced in 1998, the Honda CLR125 City Fly was launched as a dual-purpose motorcycle powered by a 124 cc SOHC single-cylinder engine. Dream Wheels Heritage in Porto enhanced the qualities of this little bastard and made a real funbike out of it. The paintjob is by Pitta Designs. 

Presentata nel 1998, la Honda CLR125 City Fly fu lanciata sul mercato come dual-purpose urbana motorizata con un monocilindrico 124 cc monoalbero in testa. Alla Dream Wheels Heritage di Porto ne hanno esaltato le qualità e ne hanno fatto una vera e propria funbike. Il pinstriping è di Pitta Designs. 

 

TSC CB750

The Sports Customs CB750F - Bangkok, Thailand

Four!

Four! 1974 CB750 by Peter Cabral - Toronto, Canada